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Esistono ancora i Malatesta?

Esistono ancora i Malatesta?

Posted by Redazione medioevo, rinascimento 1 Comment

Per sfatare una volta per tutte l’annosa questione – per pochi intimi, in verità, ché forse ben altri sono i problemi importanti della vita, e pur tuttavia ci rendiamo conto che forse è opportuno mettere alcuni paletti ben fermi in questa storia – sul destino che la famiglia Malatesta si trovò ad affrontare una volta lasciata per sempre la città di Rimini, nel 1528, è bene fare luce su alcuni avvenimenti.

Roberto Malatesta (* 1441/42 + 1482), figlio di Sigismondo Pandolfo e della fanese Vannetta Toschi, lasciò alla sua morte due figli naturali poi legittimati, entrambi frutto della relazione con la nobile Elisabetta Aldobrandini: Pandolfo IV e Carlo. La discendenza di Pandolfo IV si estinse a Venezia, agli inizi del secolo XVIII, con il padre gesuita Roberto (1639-1708) e con la sorella, suor Paola Maria (1630-1709), al secolo Gridonia, una delle fondatrici del monastero dell’Immacolata, a cui fu poi attribuito il titolo di Venerabile. La discendenza di Carlo, che contrasse matrimonio con la nobile veneziana Quirina Gradenigo, si estinse invece nelle sorelle Cristina e Lucrezia, sposate rispettivamente ai nobili veneziani Nicolò Boldù (1712) e Stefano Sceriman (1714). Roberto Boldù, bisnipote di Cristina Malatesta, è un personaggio da ricordare poiché donò al Museo Correr molti documenti relativi alla famiglia Malatesta.

Non possiamo tuttavia dimenticare anche il ramo della famiglia Malatesta che porto i titoli di conte di Sogliano e marchese di Roncofreddo, oltre a diversi altri. L’ultimo rappresentante di questo ramo morì la notte del 15 gennaio 1957 a Roma, città in cui la famiglia si era trasferita nel 1760 da San Leo, dove il conte Ludovico Malatesta svolgeva la mansione di Commissario. La famiglia viveva in ristrettezze economiche, tanto che nel 1786 il conte Felice Antonio (1744-1795), figlio di Ludovico, fece causa alla Reverenda Camera Apostolica per riottenere gli aviti feudi romagnoli. Non li riottenne, ma nel 1791 gli venne offerto – ed egli accettò – un assegno annuo di 144 scudi, saliti poi a 300 e rivalutati nel tempo, fino all’epoca del conte Giovanni Stanislao, ultimo della sua schiatta. Riposano tutti al Verano, sotto una piramide su cui si legge semplicemente De Malatestis.

Leggi anche:  Carlo Malatesta, Gregorio XII e lo Scisma d'Occidente

I titoli che erano propri di questa branca della famiglia Malatesta avevano diversa origine: Sogliano (insieme a Strigara, San Martino, Ciola, Tornano, Serra, Fogliano) era un bene allodiale; San Giovanni in Galilea e Montecodruzzo erano dapprima vicariati apostolici, poi vennero trasformate in contee. Malviano e Metrano pervennero ai Malatesta in seguito al matrimonio di Francesco Saverio Malatesta (1805-1882) con Maddalena Ripanti di Iesi (1808-1874). Dai due nacque Francesco Maria (1826-1884), che dalla contessa polacca Dorotea Jabłonowski (1824-1900) ebbe Sigismondo (1855-1913), il quale da Emma Plater-Zyberk (1866-1932) ebbe Francesco Novello (1890-1926) e Giovanni Stanislao (1899-1957).

È quindi del tutto infondata la pretesa di molti, accomunati da sola omonimia, di discendere da questa stessa famiglia.

 

Essenziale bibliografia di riferimento:  Giovanni Berchet, I Malatesta a Venezia, Venezia 1862; Gian Ludovico Masetti Zannini, Anna Falcioni, La signoria di Pandolfo IV Malatesti: 1482-1528, Rimini 2003, p. 189; Adele Rondini, Giovanni Stanislao Malatesta Ripanti, in Atti della giornata di Studi malatestiani a Montemarciano, Rimini 1990, pp. 55-60.

Tags: famiglie nobilimalatesta
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  • Malatesta Davide
    · Rispondi

    Agosto 20, 2018 at 1:52 AM

    Scusatemi tanto ma se ho capito il malatesta restanti come me discendono dai malatesta di sogliano? O cosa? Per favore rispondetemi voglio sapere da quale ramo discendo

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cinemaprima guerra mondialechiamami cittàdavide pioggiagrazia nardiparlate riminesibombardamentinevonesergio giordanochiese
bellezza, efficacia storica e testimoniale
Luca Montanari
Luca Montanari
2019-06-07T16:41:57+0000
interesse per le memorie della propria città
Maurizio Della Marchina
Maurizio Della Marchina
2019-01-16T11:54:18+0000
Le nostre scuole, dove mandiamo regolarmente i nostri figli a trascorrere ore e ore sono FATISCENTI... non sono sicure! Un esempio, il liceo linguistico in via del Pino... andate a vedere, più che una scuola mi sembra un campo profughi, sembra una struttura bombardata !!! Quella cade con un colpo di vento e pensare che ci mando mia figlia. A Rimini non esistono scuole antisismiche, poi dipende sempre dalla potenza del terremoto, ultimamente sono cadute scuole dichiarate antisismiche, in Giappone costruiscono edifici esclusivamente in acciaio e legno. Un l'ingegnere Giapponese, diceva che noi Italiani dovremmo dimenticare il mattone e la pietra come elementi da costruzione... non sono materiali sicuri !!!
Mirko Angeli
Mirko Angeli
2016-10-30T15:47:12+0000
ottima rubrica, un consiglio mettere fra parentesi la traduzione in italiano delle frasi in dialetto, in quanto Rimini sparita è molto seguita anche da persone che non sono romagnole.
Anna Mondaini
Anna Mondaini
2016-06-04T06:42:30+0000
Siete bravissimi mi state facendo conoscere una Rimini mai vista
Francesko Chicco Perra
Francesko Chicco Perra
2016-05-12T05:32:01+0000
Rimini sparita.... Malinconia buona !!!
Milena Fiore
Milena Fiore
2015-11-08T22:29:31+0000
Splendido lavoro occasione da ricordare per sempre da memorizzare da raccontare
Maripa Zanotti
Maripa Zanotti
2015-08-21T13:56:39+0000
Bellissima!
Ferri Michele
Ferri Michele
2014-10-28T14:51:18+0000
E' una continua e affascinante scoperta della vecchia Rimini . Ci riporta indietro nel tempo e , ci mostra come la vecchia nostra citta' sia tanto cambiata . Ci rendiamo conto, almeno questa e' la mia personale opinione, che Rimini di un tempo era molto piu' bella.
Giuseppe Napoli
Giuseppe Napoli
2014-09-20T05:34:35+0000
Grazie per questa minuziosa opera dedicata alla memoria storica di Rimini per tutti e soprattutto per coloro che amano come me Rimini, nonostante tutto.
Piero Liberti
Piero Liberti
2014-09-10T10:20:34+0000
Ottima pagina!! Complimenti per le migliaia di fotografie su rimini e dintorni!!!
Andrea Podeschi
Andrea Podeschi
2014-09-01T13:28:21+0000
Tante foto bellissime e tanti tanti ricordi...
Fedra Papaniaros
Fedra Papaniaros
2014-08-23T16:49:10+0000
Il segno del tempo che traccia la storia ed indica il percorso verso il futuro.
Daniele Bacchi
Daniele Bacchi
2014-06-20T13:29:21+0000
Bellissimo!!!!!!!! Non ho foto da allegare , ma essendo nata nel 63 e mio babbo era il custode del' impianto di depurazione di piazza Kennedy che non c'è più, qualche ricordo vago ce l'ho. Ma vedere la mia città quanto era bella, mira un piacere immenso!!!!!! Grazie
Roberta Bugli
Roberta Bugli
2014-06-12T11:02:42+0000
Mi piace moltissimo !
Giancarlo Vaccari
Giancarlo Vaccari
2014-05-25T18:21:08+0000
Questa bellissima pagina rappresenta la nostra storia ed è importante per non perdere e dimenticare le nostre origini perché noi siamo il nostro passato.
Federica Mazza
Federica Mazza
2014-05-20T17:30:45+0000
Mi da la possibilità di sentirmi ancora di più una riminese!
Dania Maldini
Dania Maldini
2014-04-26T08:26:48+0000
Una cosa utile per capire da dove veniamo e chi siamo, con tutti i pregi ed i difetti del caso e che, per ripartire, non dovremmo MAI scordare o, peggio ancora, rinnegare le nostre "radici"
Claudio Casadei
Claudio Casadei
2014-04-25T20:20:33+0000
Rimini, bella e romantica.
Ann Kristin Sandlund
Ann Kristin Sandlund
2014-04-22T22:07:08+0000
Amo la mia città, mi piace ricordare anche il suo passato.
Franca Rinaldini
Franca Rinaldini
2014-03-13T05:29:54+0000
Mi piace....perché tutti sono coinvolti spontaneamente nella ricerca della loro "Riminesita'"
Stefano Catrani
Stefano Catrani
2014-02-17T07:47:58+0000
Siete grandi
Teresa Baldacci
Teresa Baldacci
2014-02-08T19:20:57+0000
Davera bela burdel.
Gianni Assirelli
Gianni Assirelli
2014-02-03T14:59:19+0000
Il passato è prezioso: aiuta a vivere meglio il presente!
Emanuela Tomassetti
Emanuela Tomassetti
2014-01-17T20:41:38+0000
Era un miti già. A quei tempi che felicità. rivedere i posti come erano
Cristina Boromei
Cristina Boromei
2014-01-04T18:42:12+0000
Strampalata!
Daniela Magnani
Daniela Magnani
2014-01-03T10:00:52+0000
Molto bello e emozionante vedere i cambiamenti che ci sono stati anche solo negli ultimi anni
Gianni Mondo
Gianni Mondo
2013-12-31T09:34:40+0000
La mia dolce e amara Rimini degli anni d'oro...
Simona Diano
Simona Diano
2013-12-25T00:55:15+0000
Che nostalgia! Era una città molto ,molto romantica! Ma non è a ancora bellissima?
Giovanna Gaspari
Giovanna Gaspari
2013-12-21T20:31:09+0000
Per me Rimini e' come una seconda citta che frequento da circa 50 anni e in tutto questo periodo i cambiamenti sono stati tanti, alcuni positivi altri no.
Enrico Baiesi
Enrico Baiesi
2013-12-13T19:31:44+0000
Grazie di cuore per il vostro lavoro e per questo spazio prezioso per chiunque abbia amato e ami ancora Rimini, nonostante tutto.
Manuela Torri
Manuela Torri
2013-12-08T06:37:30+0000
peccato non aver partecipato alla giornata del 1 dicembre 2013 'visita al l'archivio di stato di rimini' spero in una prossima occasione!
Angela Betti
Angela Betti
2013-12-01T13:38:44+0000
Siete splendidi. E Rimini è meravigliosa soprattutto in ogni sua minima, in apparenza trascurabile, sfumatura. La amo da morire!
Matteo Spinelli
Matteo Spinelli
2013-10-22T18:36:58+0000
È la Rimini più bella, quella dei ricordi di quando eri bambino ed anche prima.....quella che aveva ancora il sapore d'Amarcord
Ivan Sergiani
Ivan Sergiani
2013-08-06T14:14:56+0000
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